Compere!

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Re Creso
view post Posted on 24/5/2010, 22:24




Per qualsiasi ragazza degna di questo nome, fare compere è l'attività prediletta; Medea non faceva eccezione. La moda americana non la convinceva tanto (un po' troppo appariscente), ma gli Stati Uniti avevano il grande pregio di accogliere persone da ogni dove, che portavano in dote, fra l'altro, la loro moda. Non che fosse proprio una patita della passerella, ma in quel momento, davanti a quella vetrina con esposti stupendi tailleur francesi e italiani, sospirò.
Chissà se quello rosso mi dona, si chiese. Probabilmente sì: il rosso era decisamente il suo colore. Solo che i cartellini dei prezzi erano ben esposti e avrebbero fatto desistere dall'acquisto chiunque non avesse parecchi rotoli di banconote che gli avanzavano.
La boutique, comunque, non vendeva solo pezzi d'alta moda, bensì anche capi più abbordabili; rivolse la propria attenzione a quell.
Non erano male.
Prese ad arricciarsi una ciocca di capelli. Questo, insieme con il lieve sorriso ebete che le deformava le labbra, doveva farla apparire particolarmente oca ai passanti.

SPOILER (click to view)
Aspetto Miss Murder <3
 
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view post Posted on 25/5/2010, 18:51
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Dwayne Hussain.
e luce non fu.


L'uomo gioisce nella colpa ed il suo Dio per il peccato s'attrista, pena, suda Sangue, fra terribili agonie di spirito. Ecco cosa gli ripeteva sua madre, una donna ossessionata dalla religione, ogni qualvolta egli osasse compiere un atto indegno di lui e inammissibile, in breve gli rompeva le palle per qualsiasi cazzata. E lui, cosa rispondeva? Non vorrei sconvolgervi, non vorrei sputare su Dio come fa lui. Eppure lui rispondeva con due semplici parole, ma d'effetto: cazzi suoi. Un ghigno, una scrollata di spalle e poi un cambio di direzione. Feticismo, venerare l'astratto. Lui non venerava nessuno.
Non adorava nemmeno lo shopping, ma essendo a corto di vestiti dovette intraprendere quell'ardua impresa. Prese una quantità ragionevole di denaro - no, lui non sapeva gestire i suoi tanti soldi. Dunque noi useremmo esagerata, invece di ragionevole - e uscì. I pigri raggi solari mattutini illuminarono appena la sua figura distinta in movimento, così come illuminavano il paesaggio circostante immerso in quell'atmosfera giallastra, quasi pallida. Erano più o meno le nove, lui non adorava uscire tardi quando il sole è già alto in cielo. Percorse la stradina ai bordi della quale spuntavano negozi di ogni tipo, più o meno costosi. Si fermò ad osservare la vetrina di un negozio che sembrava promettere bene dall'esterno, quando accanto a sè trovò una ragazza intenta a fissare i capi d'abbigliamento aldilà della vetrina. Sul suo viso era dipinta un'espressione da ebete, sul viso di Dwayne si dipinse un'espressione sconcertata. Inarcò un sopracciglio, interrogativo.
« Mh, sì. Quello sguardo di solito è tipico delle ragazze che mi spogliano con lo sguardo, le stesse che mi considerano troppo prezioso per essere, come dire.. Accessibile. »
Annuì, come per confermare quanto appena detto. Presuntuoso? No, lo definirei consapevole del suo fascino. Un fascino misterioso e, soprattutto, innegabile.


 
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Re Creso
view post Posted on 26/5/2010, 21:11




Per quanto sembrasse ebete, certamente Medea non lo era. Doveva esserlo di più il tizio accanto a lei. Insomma, poteva anche sembrare assorta nei suoi pensieri, ma non era talmente lontana dalla Terra da non sentire quello che Dwayne affermò, peraltro con una convinzione piuttosto irritante. La ragazza distolse lo sguardo da un tailleur davvero elegante per voltarsi, inviperita, verso il cristiano.
Va bene, era un bel figliolo.
Però non poteva permettersi di dire tali cose!
« Prego? » domandò, con gli occhi ridotti a due fessure.

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Scusa per la brevità °°"
 
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view post Posted on 29/5/2010, 15:15
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Dwayne Hussain.
ambizioni illusorie.


Ad un momento di simile indignazione di fronte ad una tale maleducazione di solito seguono le scuse. Sì, le scuse. Peccato che Dwayne non si scusava mai con nessuno, non doveva giustificare il suo irritante modo di porsi, odiava essere compatito per qualsiasi cosa. Orgoglioso, tremendamente caparbio. Le rivolse un sorriso piuttosto forzato, falso, derisorio.
« Oh, non deve preoccuparsi. Non c'è nulla di male nel restare fuori da un negozio ad ammirare capi d'abbigliamento che non ci si può permettere. »
Sfruttava ogni singolo appiglio per risultare inopportuno, irritante, irriverente. Quel sorrisetto si trasformò in un ghigno e si avvicinò alla porta del negozio in questione, muovendosi con una calma e una naturalezza tali da apparire snervanti.
« Si può ammirare anche dall'interno, sa? »
Un caloroso invito ad entrare, un nuovo tentativo di umiliazione, l'ennesima provocazione. Quegli occhi chiari brillavano di malizia, di curiosità. Ogni persona conserva i suoi principi, ogni persona agisce in modo diverso. Era come se lui collezionasse le varie esperienze, espulso dal genere umano lo studiava per poi tentare, alla fine, di dominarlo. Un illuso, senza ombra di dubbio. Uno stupido illuso con tante fottutissime abilità.




SPOILER (click to view)
Non ti preoccupare (:
Scusa lui, piuttosto, è insopportabile ù_ù
 
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Re Creso
view post Posted on 30/5/2010, 13:48




Era appurato: quel ragazzo era simpatico come il colera. Ed educato come un topo di fogna, per giunta. Fra l'altro, Medea sperava che non fosse così stupido da poter cambiare discorso con tanta nonchalance e pensare che lei si dimenticasse di quello che aveva detto.
Senza contare che ciò che disse dopo fu comunque un altro fulgido esempio di maleducazione. Ma chi credeva di essere?
Mai come in quel momento aveva provato una tale voglia di chiudergli tutto ciò che poteva chiudergli - bocca per prima, ovvio.
« Senti un po', razza di maleducato con la puzza sotto il naso » lo apostrofò Medea, pronta a investirlo di vituperii. « Non so chi ti creda di essere, ma stai sicuro che sei molto di meno » continuò. Da notare l'assoluta mancanza della terza persona o del plurale di cortesia.
Che scherziamo, con un simile buzzurro! Già era tanto se non gli aveva dato una testata in bocca.
« E di certo non mi sarebbe mai venuto in mente di "spogliarti con lo sguardo", con la faccia da gallo sulla spazzatura che ti ritrovi. »
Per la cronaca, gallo sulla spazzatura sta per "tizio che si vanta per niente".
« Infine, quello che guardo in vetrina non ti deve interessare. Se vuoi comprarti qualcosa, fai pure, ma non pensare che io mi tenga la posta solo perché mi hai invitato ad entrare con quel tono da pesce lesso che sembra dire "sono più ricco di te e posso comprarti tutto il negozio". »
 
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view post Posted on 30/5/2010, 20:49
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Dwayne Hussain.
e firmiamo il contratto col diavolo.


La ragazza non sembrava affatto disposta a sottostare all'insolenza di Dwayne, si ribellò ben presto utilizzando un tono alquanto irritato. Questa reazione del tutto prevista non fece altro che dipingere un ghigno soddisfatto sulle labbra di Dwayne, testimonianza di un menefreghismo esagerato.
La lasciò parlare, annuendo ogni tanto come per confermare quelle numerose accuse, incassava ogni colpo senza il minimo dolore. Imperturbabile, inscalfibile.
« Finito? Accidenti, hai una bella parlantina. Respira ogni tanto, però. Me lo prometti? Non vorrei che prima o poi svenissi in mezzo alla strada dopo aver rimproverato l'ennesimo buzzurro. »
Si avvicinò a lei di qualche passo senza mostrare alcuna forma di risentimento, bensì divertimento. Quelle labbra continuavano ad essere piegate in un sorriso del tutto derisorio, come di consueto d'altronde.
« Mh, voi donne pensate sempre male.. Un gentiluomo non potrebbe solo essere intenzionato a fare un regalo ad una belissima donna senza volere nulla in cambio? »
Domandò, retorico, del tutto immerso nella parte del personaggio innocente. Adorava confondere le persone, mostrare più aspetti contrastanti del suo complesso carattere senza mai mostrare il vero se stesso.
« Se desideri uno di quei tailleur, basta dirlo. »
E si fingeva amico della gente facendo breccia alla loro gola, i loro desideri irrealizzabili. Un genio della lampada? Offriva un solo desiderio, che poi sarebbe stato ripagato con il doppio degli interessi.


 
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Re Creso
view post Posted on 31/5/2010, 14:32




Medea non sapeva se essere sorpresa oppure se in fondo se l'aspettasse che il bellimbusto rispondesse a quel modo.
Si rese conto che sì, se lo aspettava.
Non si degnò di rispondergli (per il momento), ma lo fulminò con lo sguardo quando le si avvicinò per poi continuare a dire scemenze.
« Non sei un gentiluomo, sei un cafone » decretò, acida come il succo di limone.
Aveva cambiato idea: non voleva chiudergli tutto, voleva semplicemente dargli la testata in bocca di cui sopra.
Però si trattenne.
Quando poi si offrì di comprarle un tailleur, lo squadrò da capo a piedi.
Credeva forse che potesse comprarla? No, dico.
« Strangolati da solo » replicò. Poi girò i tacchi e si avviò per mettere fra lei e quel mostriciattolo una distanza sufficiente perché non sentisse più la puzza della sua acqua di colonia.
 
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view post Posted on 2/6/2010, 18:45
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Dwayne Hussain.
respira il profumo dell'odio.


Le donne sono permalose, questo gliel'avevano sempre detto e ripetuto cento volte. Ma gli avevano anche detto che le donne fingono, si creano delle maschere di odio forzato nei confronti dei ragazzi poco educati, mentre cambiano totalmente registro linguistico con quelli timidi e schivi. Ebbene, Dwayne non era affatto timido e schivo come ormai avrete tutti appurato e constatato. Di conseguenza lui era abituato a dare odio e ricevere odio, uno scambio continuo di veleno che sembrava renderlo sempre più forte e meno umano.
« Orgogliosa e presuntuosa, mh? »
Rispose così alle parole della ragazza, mentre l'intenzione di fare compere lentamente scemava lasciando al suo posto tanta voglia di continuare a provocare, di infierire ulteriormente. Ragion per cui la affiancò quasi subito, nascondendo le mani nelle tasche.
« Un'uscita scenica, non c'è che dire.. »
Voleva pronunciare il nome della ragazza per aggiungere enfasi alla presa in giro, ma non sapeva questo particolare e sicuramente lei non gliel'avrebbe mai rivelato. Inutile chiedere, sarebbe stato fiato totalmente sprecato.
« ...Come hai detto che ti chiami? »
Non lasciava respirare le persone, questo è un punto importante della disturbata complessa personalità di Dwayne. Voleva portarle all'esasperazione, facendo richieste che sapeva non sarebbero state soddisfatte.



 
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Re Creso
view post Posted on 10/6/2010, 16:00




La voglia di Medea di strozzare quell'importuno era sempre più alto. E mica con il suo potere, no: voleva farlo fuori con le sue stesse mani. Stringergliele attorno alla trachea e poi strangolarlo fino a fargliela saltare via dal collo, come il tappo di sughero dello spumante la notte di Capodanno.
Fra l'altro, che diamine: l'aveva mandato a quel paese e non le pareva che dal suo comportamento avesse potuto anche solo lontanamente pensare di esserle gradito. Se poi mirasse a qualcosa oltre che a romperle l'anima e magari un'altra cosa (avrebbe potuto benissimamente indossare il vestito bianco, non so se mi spiego), questo Medea non poteva dirlo.
Voleva solo ammazzarlo, o quantomeno toglierselo dalle scatole.
Quando le chiese come si chiamasse, all'inizio pensò di lasciarlo perdere e tirare dritto.
"L'indifferenza è il miglior disprezzo", si usava dire.
Ma una testata in bocca mi dà più soddisfazione, continuò la ragazza fra sé. Ah, se era vero.
« Togliti dalle scatole » decise quindi di dirgli « se non vuoi che ci pensi la polizia a farlo. Quella statunitense è davvero efficiente. »
 
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8 replies since 24/5/2010, 22:24   307 views
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