sweet suicide. |
|
| Erba nell'aula di botanica. Davvero, che ironia del cazzo. Le scommesse erano terribili, facevano male, pungevano e ti spingevano oltre il limite consentito. Probabilmente la cosa migliore sarebbe stata evitarle, prendere una strada completamente diversa per non incontrarle nemmeno. Eppure lui si ritrovava inevitabilmente implicato in qualche pasticcio, ogni volta che si tratta di scommettere qualcosa. Non sempre si vince, anzi non si vince quasi mai, e quella volta era toccato a lui perdere. E in fondo non doveva pagare poi molto, se non trovare quella maledetta erba nell'aula di botanica. Aveva fatto di peggio, molto peggio. Non gli fregava proprio nulla di essere sbattuto fuori dalla scuola o esplulso. Anzi, lo vedeva come un bene. Sigaretta in bocca, entrò nell'aula con fare non curante, come se entrarci quando non aveva lezione fosse la cosa più normale del mondo. In fondo, chissà quanta gente lo faceva. Odiava quel posto, così verde, così pacifico, così perfetto. La perfezione non esiste e due alberi piantati in un terreno fertile non sono sinonimo di perfezione assoluta, anche se così volevano sembrare. Iniziò a cercare. Forse aveva sottovalutato la cosa: trovare una piccola busta in quella giungla non era poi così semplice. Ma nemmeno così pericoloso. Cercava, cercava, cercava e più lo faceva più si sentiva preso per il culo. Come cazzo si fa a nascondere la roba lì dentro? Cercava tra i vasi, gli alberi, i fiori, sfoderando sorrisi finti a tutte le piante che si credevano sinonimi di perfezione. Certo era che, se qualcuno lo avesse visto, lo avrebbe preso per pazzo. Ma molto meglio pazzo che drogato in una scuola. Si aggirava tra i vari banconi in velocità, osservando attentamente tra i vasi e alzandoli per controllare che quello che cercava non fosse nascosto sotto. Fino a quando un rumore lo fece sobbalzare: uno dei vasi che aveva alzato era piombato a terra, forse perfendo l'equilibrio. Il vaso di terracotta era in mille pezzi e, per di più, ora avrebbe dovuto anche pulire tutto quello che aveva sporcato. Fanculo. » hreeu gage foster ~ human smile down at your fears
|
| |