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| Continua dalla biblioteca. words like violence break the silence La pioggia si fece sempre più fitta, le nuvole stavano diventando sempre più nere ed io ero felice. Era giugno, come potevo amare la pioggia? Eppure era così, riusciva a tranquillizzarmi e adoravo l'odore dell'erba bagnata che stava accompagnando me e Jane fino al ristorante, poco più il là della biblioteca. Il dolore era quasi scomparso ma Katherine era sempre nei miei pensieri, e anche se sapevo che mi faceva solo del male, non potevo ignorarla. Era mia madre dopotutto, con o senza Jane che alleviava la mia sofferenza, non potevo far finta di nulla. Cercai di scacciare tutti quei pensieri non appena vidi il ristorante che si faceva sempre più vicino, ed un largo sorriso comparì sul volto di Jane. «Dovremmo essere arrivate» indicai il cartello che era appeso fuori al locale. Dall'esterno sembrava spazioso e luminoso, e un odore di pizza mi invase l'olfatto. Questa volta il mio stomaco non brontolò più e gliene fui immensamente grata. Sorrisi a Jane, facendo un gesto con la mano per farla entra nel locale.
© codeper l'icon ringrazio nagisa; citazione: Anberlin
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